Rischio chimico e biologico

Un pericolo da non sottovalutare

Quando si parla di "rischio chimico e biologico" si pensa che il pericolo sia circoscritto all'industria chimica e a un numero limitato di lavoratori: NIENTE DI PIÙ SBAGLIATO.

Dove sono presenti agenti chimici?

Gli agenti chimici e biologici sono massivamente presenti nei prodotti utilizzati ogni giorno e nelle attività svolte quotidianamente. Non solo industria chimica quindi, ma anche settore edile, sanitario e necroforo, lavorazione legni e metalli, industria tessile, industria alimentare, agricoltura, reparti informatici, gestione dei rifiuti e pulizie.

Come viene regolamentato l'uso delle sostanze chimiche?

Dal 2006 è in vigore il Regolamento Europeo REACH (CE n. 1907/2006) emanato per registrare, valutare, autorizzare e limitare l'uso delle sostanze chimiche con lo scopo di preservare la salute umana e l'ambiente, senza compromettere l'importanza dell'industria chimica europea. In assenza di registrazione, una sostanza non può essere fabbricata o immessa sul mercato europeo.

L'ONU e la Comunità Europea hanno emanato un insieme di norme atte ad uniformare, nel mondo, le informazioni sui pericoli e sulla tossicità delle sostanze chimiche, con l'obiettivo di sensibilizzare e elevare il livello di protezione umano e ambientale.

In Italia il D.lgs. 81/2008 prevede inoltre l'obbligo, per il datore di lavoro, di approfondire i rischi derivanti dall’uso di sostanze chimiche nel processo produttivo, secondo quanto stabilito dal Titolo IX Capo I.

LA DEFINIZIONE DELL' AGENTE CHIMICO O BIOLOGICO NE DETERMINA LA PERICOLOSITÀ DI CONTATTO E ASSORBIMENTO.

Per valutare la presenza del rischio chimico è importante definire il tipo di agente tenendo conto dei seguenti aspetti:

  • SOSTANZA

  • MISCELA

  • ARTICOLO

  • STATO FISICO

Quali misure vengono adottate sui luoghi di lavoro?

Il Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs n. 81/08) nel Titolo IX stabilisce le misure di protezione da adottare a tutela dei lavoratori che:

  • sono a contatto con agenti chimici presenti sul luogo di lavoro

  • svolgono attività lavorative in presenza di agenti chimici

  • sono esposti ad agenti cancerogeni

  • sono esposti a contatto con amianto.

Le disposizioni relative al contatto con radiazioni ionizzanti sono regolamentate in Italia dal D.lgs. 230/1995 e in Europa dalla direttiva 2013/59/EURATOM.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di verificare la presenza nei luoghi di lavoro di agenti chimici, censendo tutte le sostanze e miscele utilizzate nei cicli di lavoro. Deve inoltre effettuare la valutazione del rischio e redigere il DVR (Documento Valutazione Rischi) tenendo conto dei seguenti fattori:

  • Proprietà pericolose.

  • Informazioni sulla sicurezza comunicate dal fornitore.

  • Livello, tipo e durata dell’esposizione.

  • Circostanze in cui viene svolto il lavoro (quantità di sostanze e miscele).

  • Valori limite di esposizione professionale o valori limite biologici.

  • Effetti delle misure preventive e protezioni.

  • Conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria.

Nel DVR verrà dichiarato il rischio per la sicurezza (legato al rischio infortuni) e il rischio per la salute (legato al rischio di compromettere la salute dei lavoratori):

  1. Rischio basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute

  2. Rischio basso per la sicurezza e non irrilevante per la salute

  3. Rischio non basso per la sicurezza ed irrilevante per la salute

  4. Rischio non basso per la sicurezza e non irrilevante per la salute

Sulla base di quanto emerso dal DVR verranno applicate le misure di prevenzione adeguate.

In linea di principio in ogni luogo di lavoro devono essere applicate le dovute misure di prevenzione e protezione, indipendentemente dalla presenza di agenti chimici. Si parla quindi di organizzazione dei sistemi di lavorazione, fornitura di attrezzature idonee, misure igieniche adeguate.